Come prevenire l'influenza e il raffreddore

Prevenzione contro il raffreddore e l’influenza

Per proteggersi da raffreddore e influenza non basta evitare il contatto diretto con le persone malate Le gocce di saliva (flugge) che i soggetti raffreddati espellono starnutendo o tossendo, o che si disperdono nell’aria quando si condividono gli stessi ambienti, rappresentano solo una delle possibili vie di trasmissione dei virus di raffreddore e influenza.

Le gocce di saliva (flugge) che i soggetti raffreddati espellono starnutendo o tossendo, o che si disperdono nell’aria quando si condividono gli stessi ambienti, rappresentano solo una delle possibili vie di trasmissione dei virus di raffreddore e influenza. Esiste una seconda modalità di trasmissione dei virus, spesso sottovalutata, rappresentata dal contatto con le superfici già contaminate dalle secrezioni respiratorie delle persone malate. Starnuti e colpi di tosse lasciano sulle mani migliaia di virus che, da queste, vengono poi distribuiti su tutto ciò che si tocca. Maniglie dei tram, corrimano delle scale mobili, bancomat, banconote, monete, tastiere del pc e cellulari sono solo alcune delle così dette fonti indirette di contagio.

Il modo migliore di prevenire la diffusione di virus e germi che provocano infezioni respiratorie, è evitare il contagio. Per particolari categorie a rischio, come bambini, anziani, soggetti con patologie respiratorie croniche, etc., diventano necessarie forme di precauzione specifiche, come i vaccini antinfluenzali. Generalmente, e in assenza di fattori di rischio rilevanti, per proteggersi adeguatamente è sufficiente osservare semplici precauzioni nel proprio quotidiano:

  1. Coprirsi il naso e la bocca con un fazzoletto di carta quando si tossisce o si starnutisce.
  2. Gettare via il fazzoletto di carta subito dopo l’uso.
  3. Lavarsi spesso le mani con acqua e sapone, soprattutto dopo aver tossito o starnutito.
  4. In mancanza di acqua e sapone si raccomanda l’uso di prodotti specifici per le mani di provata efficacia nella neutralizzazione e nell’eliminazione di virus e germi.
  5. Cercare di evitare il contatto ravvicinato con persone malate.
  6. Evitare di toccarsi gli occhi, il naso o la bocca con le mani sporche. I germi presenti sulle superfici, raccolti sulle mani, si diffondono anche in questo modo. In caso di influenza, rimanere a casa, evitando di andare al lavoro o a scuola e limitare il contatto con altre persone per evitare di trasmettere loro l’infezione.

Il rischio di trasmissione dell’influenza o del raffreddore nei luoghi di lavoro e a scuola è, infatti, molto elevato e viene in gran parte causato dalla condivisione forzata di spazi e ambienti confinati. Diventa quindi fondamentale, in tutti i luoghi pubblici, e in particolare nelle scuole, il rispetto di norme igieniche e comportamentali.

Una buona igiene delle mani è, anche in questo caso, di primaria importanza. Le mani vanno lavate frequentemente, in particolare dopo avere usato i servizi igienici e prima dei pasti, con acqua e sapone o con soluzioni detergenti protettive contro i germi e i batteri.

Ecco i suggerimenti, diffusi dal Ministero della Salute, per la prevenzione del contagio nelle scuole*:

  • igiene delle mani: lavare regolarmente le mani con acqua e sapone, soprattutto dopo avere tossito, starnutito e avere soffiato il naso;
  • corretta gestione delle secrezioni respiratorie: coprire la bocca ed il naso quando si tossisce e si starnutisce, possibilmente con un fazzoletto di carta, da gettare immediatamente nella spazzatura dopo l’uso;
  • pulizia ordinaria, con i normali prodotti comunemente in uso, delle superfici e suppellettili che sono a contatto con le mani (banchi, sedie, lavagne, dispostivi elettronici utilizzati: video-proiettori, computer, ecc.). Effettuare la pulizia subito, nei casi in cui tali superfici si presentino visibilmente sporche;
  • norme alimentari: non consumare cibi, bevande già assaggiate da altri, o da confezioni non integre; non mangiare utilizzando le posate di altri;
  • non portare alla bocca penne, gomme, matite ed altro materiale di uso scolastico e/o comune;
  • aerare le aule e gli ambienti regolarmente durante l'intervallo e dopo la fine di tutte le attività scolastiche quotidiane.
  • l’immunità specifica (o acquisita) consente inveceuna risposta difensiva più potente e mirata a un particolare antigene, ma più lenta perché per produrre anticorpi specializzati deve prima entrare in contatto con l’agente infettivo.